Centro Australiano di Avellino, l’Asl taglia i tempi d’attesa del polo riabilitativo

Dopo 35 anni il centro di riabilitazione Australia di Avellino si rinnova e riorganizza con la cartella clinica elettronica in ottemperanza alle nuove linee guida ministeriali, aprendosi al territorio per abbattere i tempi di attesa e potenziare la capacità di accoglienza di nuovi pazienti. I trattamenti dovranno concludersi entro i 12 mesi

Ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni, potenziando la capacità di accoglienza di nuovi pazienti. Questo è l’obiettivo del piano predisposto dall’Asl di Avellino per la riorganizzazione e l’ammodernamento del centro di riabilitazione polivalente Australia di Avellino. Il polo, istituito nel 1986 grazie alla donazione del governo australiano dopo il terremoto del 1980, si rinnova e riorganizza con la digitalizzaione e l’introduzione della cartella clinica elettronica in ottemperanza alle nuove linee guida ministeriali. Valendosi della tecnologia potrà affermarsi come struttura di riferimento per i distretti sanitari e le strutture convenzionate presenti in maniera più capillare sul territorio. Il nuovo regolamento punta a razionalizzare gli accessi e i tempi del trattamento per ogni singolo assistito, che non potrà restare all’interno del centro oltre i 12 mesi dall’inizio dell’iter. Le prestazioni hanno la finalità di reintegrare in una condizione di pieno recupero nella vita quotidiana i pazienti, ricorda l’Asl nella relazione. Aprendosi al territorio, il centro Australia manterrà secondo quanto stabilito dall’azienda sanitaria locale la presa in carico dei pazienti seguendo a che a livello domiciliare le persone.

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