Zes Sud, via allo sportello: da oggi passano a Roma gli investimenti industriali nel Mezzogiorno
Da oggi chi vuole investire nelle aree industriali Zes dell’Irpinia e della Campania deve essere autorizzato dal Governo nazionale, ma c’è timore per il rischio ingolfamento burocratico per le pratiche
È attivo lo Sportello unico SUD per 550 Comuni della Zona economica speciale in Campania. Da oggi chi vuole investire nelle aree industriali Zes nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna deve essere autorizzato dal Governo nazionale. L’Autorizzazione unica va richiesta presentando il proprio progetto al Front Office dello Sportello Unico Digitale per la ZES Unica, selezionando il comune di riferimento per la regione. Decaduti i commissari regionali, la gestione passa alla Struttura di Missione a Roma, dove si concentrano tutte le attività burocratiche. Anche per questo c’è timore per il rischio di un ingolfamento delle pratiche, mentre gli operatori si interrogano sulla gestione delle superfici. La Zes della Campania con l’amministrazione commissariale regionale affidata a Giosy Romano è risultata la prima nel Mezzogiorno per valore generato, oltre 23 miliardi, come ha certificato uno studio del Forum Ambrosetti, presentato a Roma nello scorso novembre. “Abbiamo creato 20mila posti di lavoro”, aveva annunciato allora il Commissario Giosy Romano. Per la Regione Campania la scelta centralizzare lo sviluppo industriale si misurerà sui numeri tra un anno. Allora si potrà fare il confronto tra i due modelli alla prova dei fatti.
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