Flop dei saldi invernali ad Avellino, Confesercenti: flessione del 21%, servono correttivi

A più di un mese dall’inizio delle vendite di fine stagione è in rosso il bilancio dei commercianti irpini. Secondo i dati della Confesercenti il calo del fatturato rispetto al 2023 supera il 21%. Su 10 esercizi interpellati dalla Fimo 7 hanno dichiarato una consistente flessione delle vendite

Il fatturato medio in calo del 21% rispetto al 2023 certifica in rosso il bilancio dei saldi invernali, secondo i dati diffusi dalla Confesercenti di Avellino. A più di un mese dall’inizio delle vendite di fine stagione su 10 esercizi interpellati dalla Fimo, la rete Confesercenti del settore moda, ben 7 hanno dichiarato una consistente flessione delle vendite nel confronto con i ricavi registrati un anno fa. Si tratta di dati ritenuti preoccupanti dalla associazione di categoria, che non imputa la flessione marcata dei saldi solo a fattori congiunturali, come le temperature ben al di sopra della media stagionale. Per Confesercenti va rimesso in discussione la stessa validità della formula. A questo scopo, il rapporto è stato trasmesso alla Commissione Sviluppo Economico della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, “per discutere proprio della revisione dell’intesa sulle vendite di fine stagione, così come stipulata nel 2011”, fa sapere l’organizzazione. C’è una crescente perdita di appeal sul pubblico dell’istituto dei saldi, il cui impatto è ‘diluito’ dalla mancanza di regole sulle promozioni e dal conseguente boom di offerte, soprattutto online, che svantaggia le piccole imprese, afferma Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

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