Stazione Hirpinia, ad Ariano l’incognita viabilità rischia di far perdere il treno

Ad Ariano non sono ancora note le strade che collegheranno alla stazione bypassando il nodo Cardito. Oggi pomeriggio la presentazione del Puc definitivo , entro marzo l'approvazione

Sono in  pochi a conoscere i contenuti del nuovo Piano Urbanistico Comunale, annunciato da mesi ma mai illustrato, il Puc  che il responsabile Pio Castiello si appresta a presentare oggi a sindaco e giunta e che sarà approvato, almeno queste le buone intenzioni,  entro marzo dall’esecutivo  per poi approdare in consiglio comunale.  Almeno si spera . Sarebbero due le arterie di collegamento con la stazione previste per bypassare il traffico di Cardito. La bretella che da contrada Serra attraversa Santa Barbara, Torana e si connette con la zona dell’ospedale, una parallela della ss 90 (che si dovrebbe realizzare con i fondi della Provincia  una volta destinati alla Manna Tre Torri Camporeale), e l’altra che parte da rione Martiri, consentendo così anche ai comuni del nord est arianese di poterla utuilizzare, e attraversa san Felice, Stillo per poi arrivare alla rotatoria di Orneta quindi alla stazione Hirpinia denominata strada  Ufita e che sarà una fondovalle che ripropone il tracciato della vecchia Manna Tre Torri Camporeale , senza viadotti e cavalcavia e dunque  senza impatti ambientali troppo devastanti. Nel Piano urbanistico figura ancora il vecchio tracciato  della Manna Tre Torri Camporeale giusto per garantire la possibilità di realizzare, in un futuro molto lontano, anche un’altra via di collegamento a scorrimento veloce. La terza strada che potrebbe aiutare a far defluire il traffico verso la Valle dell’Ufita è quella di Creta che collega con Melito Irpino. Idee progettuali che si scontrano con un iter non proprio veloce e snello, l’alta velocità da una parte, la lentezza burocratico amministrativa dall’altra. Approvato il Puc bisognerà poi procedere alla progettazione esecutiva, al reperimento dei fondi, ai bandi  per l’affidamento dei lavori , alla realizzazione delle opere. Un iter che ,si spera ,non faccia perdere troppi treni.

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