IL CORSIVO – Tajani e la citazione di Schlein

I trent’anni di Forza Italia festeggiati, com’era naturale e giusto, nel ricordo e nel segno di Berlusconi e con l’attenzione ovviamente rivolta verso le elezioni europee di giugno. Grande entusiasmo intorno al segretario nazionale Antonio Tajani, erede politico di Silvio per acclamazione ma soprattutto per volere dei figli del leader scomparso.
In verità, non è che le cose stiano andando benissimo per FI. Secondo i sondaggi sulle intenzioni di voto si prevede una ulteriore flessione, ancorché lieve, rispetto al consenso percentuale già ad una sola cifra raccolto alle politiche del 2022.
Ma il mestiere dei generali é di incoraggiare le truppe anche quando c’è la certezza che la guerra si perde. E il leader Tajani, persona dal profilo umano di primissimo ordine oltre che politico eccellente, bene ha fatto a contraddire i sondaggi affermando che FI salirà almeno al dieci per cento.
Un solo madornale errore commesso dal vicepremier forzista, ha utilizzato la citazione più scalognata possibile, quella della segretaria Pd: “Non ci vedranno arrivare”. Eh sì, perché proprio come sta capitando alla Schlein, Forza Italia (forse) non la vedranno “arrivare”, ma di certo l’hanno già vista “passare”.

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