IL CORSIVO – Il bluff dell’Autonomia spiegato da Paolo Cirino Pomicino
Quelli di Fratelli d’Italia una volta erano contrari all’Autonomia differenziata. Contrari e schifati al solo pensiero che se ne parlasse. E infatti ne cominciarono a parlare, molto controvoglia, quando Salvini, prima delle elezioni politiche, inserì il tema nel programma della coalizione di centrodestra come impegno prioritario e irrinunciabile.
Ora sono diventati “autonomisti differenziati” anche loro. E tra di loro c’è chi continua comunque a non parlarne, probabilmente per pudore, e chi, invece, ne parla talmente convinto
da apparire più autonomista perfino di Roberto Calderoli, il ministro che ha elaborato il Disegno di legge approvato in prima lettura al Senato pochi giorni fa.
Per stare al Sud – Campania, Salerno – ne parla ad esempio il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Ieri, in una intervista a “Il Mattino”, al cronista che gli chiede: “Ci vogliono finanziamenti enormi per i Lep: ci sono?”, egli risponde così: “È scritto chiaramente nel Ddl passato al Senato, forse chi lancia accuse non si è preso la briga di leggere il testo: se non ci sono i soldi e i Lep stabiliti, non ci saranno deleghe in più per nessuno. Paradossalmente questa legge é la migliore garanzia che il Mezzogiorno abbia mai avuto…”. Boom!
Cosa dire? La migliore spiegazione a chi, come il viceministro, ha letto ottimamente il testo ma forse non l’ha capito altrettanto bene, la dà indirettamente Paolo Cirino Pomicino, la cui straordinaria capacità di lettura e di comprensione é riconosciuta a livelli accademici molto alti.
L’ex parlamentare ed ex ministro del Bilancio e della Programmazione Economica, dopo aver smontato pezzo per pezzo il testo del Ddl sull’Autonomia e le stesse tesi pro-legiste del Professor Sabino Cassese, in un intervento sul Corriere del Mezzogiorno di ieri ha scritto tra l’altro: “Domanda semplice e finale: ma perché non fare subito politiche finanziarie e ordinamentali per definire i Lep e finanziarle e poi attivare quella norma costituzionale approvata dalla sinistra con tre voti di scarto nel lontano 2001? Sarebbe troppo facile ma anche molto credibile, e l’attuale sistema politico tutto é tranne che credibile”.
Ha capito come stanno le cose, Signor viceministro Cirielli? È un grande bluff il vostro Disegno di legge, una presa in giro del Mezzogiorno, il Sud svenduto al Nord per tenere in piedi una coalizione a spese dei meridionali. Complimenti!
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