IL CORSIVO – Matteo Salvini e il Generale Vannacci

Fino a qualche tempo fa, Matteo Salvini aveva un solo pensiero fisso: Giorgia Meloni. Il “pensiero” gli era venuto allo scrutinio delle politiche 2022, quando le urne certificarono per l’attuale Premier il triplo dei consensi raccolti dalla Lega ed ancor più di quelli ottenuti da Berlusconi. Silvio, dopo un po’ di capricci, se ne fece una ragione. Matteo, no.
Da qualche mese, il leader della Lega ha un secondo pensiero fisso, ancorché di segno opposto a quello di Giorgia: si chiama Vannacci, Generale dell’Esercito Roberto Vannacci, uno scrittore per caso che con il suo volume “Il mondo al contrario” ha venduto tante copie da far rivoltare nella tomba (in tutti i sensi) la buonanima di Alessandro Manzoni.
Udite udite, Salvini lo vuole capolista della Lega alle elezioni europee perché, secondo i suoi calcoli, Vannacci porta almeno un tre per cento di voti in più.
Cosa dire del secondo “pensiero fisso” del leader leghista, ministro e Vicepremier? In breve. È pur vero che i “gradi” contano. Tuttavia, con tanti ossequiosi inchini davanti al Generale, Salvini rischia di apparire in politica un “caporale di giornata”.

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