Telemedicina in Irpinia al via: il 10% degli over 65 sarà curato a casa sua

Ministero della Salute e Regione Campania rendono operativa in Irpinia la prima fase della telemedicina, finanziando l’Asl di Avellino con 38 milioni in gran parte garantiti dal PNRR Salute. Siglata la convenzione, entro 12 mesi un over 65 residente su 10 riceverà cure e assistenza a casa

La telemedicina diventa realtà in provincia di Avellino, dove l’Asl sigla l’intesa con la Regione Campania per attivare la prima fase del progetto. Entro l’anno almeno il 10% dei residenti over 65 dovranno entrare nel programma di cura e assistenza a distanza. L’Asl di Avellino è stata individuata come ente attuatore di un programma che prevede 38 milioni di spesa, in gran parte garantiti dal PNRR Salute. “Casa come primo luogo di cura e telemedicina” è il titolo di un progetto che con la telemedicina e la tecnologia informatica aggiorna la assistenza domiciliare integrata, la cosiddetta ADI, abbattendo le distanze fisiche tra ospedale e territorio. A regime, tutti i cittadini con oltre 65 anni di età dovranno essere seguiti dal servizio sanitario nazionale e regionale attraverso l’assistenza a distanza. L’Asl di Avellino entro i prossimi dodici mesi, come le altre Aziende Sanitarie italiane. dovranno riorganizzare “il sistema di erogazione delle cure domiciliari coerentemente con le indicazioni”, seguendo le direttive nazionali e regionali. Proprio nei giorni scorsi, il Ministero della Salute ha monitorato lo stato di attuazione della medicina a distanza, annunciando che è stato raggiunto il target in ogni parte del Paese. L’Irpinia in Campania è ora pronta alla sfida.

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