ASI Avellino frenata su irpiniambiente, mentre 55 operai e tecnici proseguono lo sciopero
Le rappresentanze dell’Asi e della Provincia di Avellino si sono incontrate per discutere il possibile passaggio di cantiere sulla depurazione industriale. Per ora la fumata è nera. Il Consorzio presieduto da Pasquale Pisano frena
Una delegazione di 20 tra tecnici della Provincia di Avellino e di Irpiniambiente, hanno accolto nel pomeriggio di ieri con il Presidente Rizieri Buonopane il massimo rappresentante del Consorzio ASI, Pasquale Pisano per discutere il possibile accordo sulla depurazione industriale. La società interamente partecipata dall’ente di Palazzo Caracciolo è pronta ad assumere per un anno la gestione dei depuratori industriali irpini, che continuano ad operare a singhiozzo a causa dello sciopero. Irpiniambiente si farebbe carico della transizione verso la nuova gestione, che nel frattempo il consorzio Asi sta preparando. Ma stando a quanto trapelato, a Palazzo Caracciolo Pisano è arrivato da solo. Giusto per certificare l’ennesima fumata nera su una trattativa iniziata nel settembre del 2022, sotto l’egida della Curatela fallimentare dell’ex Cgs. Per il Consorzio Asi l’affidamento del servizio a Irpiniambiente presenta ostacoli, come la mancanza di una attività pregressa, requisito ritenuto non indispensabile dall’azienda pubblica, che invece è pronta a garantire la presa in carico dei 55 addetti rimasti senza contratto per la messa in liquidazione dell’Asidep. L’Asi, che attende di verificare la proposta delle altre 2 aziende private in corsa, come ha spiegato il Presidente del Consorzio ASI ad una rappresentanza di sindacati e lavoratori della ex Asidep ieri, ritiene ci siano ancora margini per trovare alternative a Irpiniambiente e alla Provincia di Avellino, visto che il passaggio di cantiere avverrà entro il 31 gennaio. Nel frattempo, però il destino degli operai resta appeso ad un filo, mentre continuano gli accertamenti disposti dalla autorità giudiziaria sugli impianti.
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