IL CORSIVO – Il romantico onorevole Bonelli

“A uno con la mia storia certe accuse lo ammazzano, lo devastano, lo distruggono”.
Chi parla è Angelo Bonelli, portavoce di Europa Verde e dal 2022 deputato di Alleanza Verdi e Sinistra. Chi ha accusato lui e la comunicazione del partito di ostracismo bullista e di sessismo é Eleonora Evi, anch’ella deputata eletta nelle stesse liste di Bonelli e che ha lasciato Europa Verde per le ragioni testé ricordate.
Il Corriere della Sera, firma di Tommaso Labate, ha intervistato lui, il leader.
Una domanda per tutte: “È ancora ferito, onorevole?”.
La risposta: “Io interpreto la politica come una cosa romantica. Sentirmi accusare di patriarcato, bullismo o sessismo mi dà fastidio. Tra l’altro è proprio per romanticismo che, per caso, sono finito a fare politica”.
Il cronista è per un attimo interdetto. Non crede alle sue orecchie. Per accertarsi di aver capito bene, chiede: “Romanticismo?”. E la risposta dell’onorevole suona decisamente poetica.
Eccola: “Sul trenino Roma-Ostia, anno 1988, sento le persone che parlano di una speculazione edilizia tra Casal Bernocchi e Vitinia. Un’ondata di cemento sulla Valle di Malafede. Eh no, quello era un posto che conoscevo centimetro per centimetro, il luogo delle passeggiate col primo amore. Mi inc…ai di brutto, decisi che dovevo impegnarmi in prima persona”.
Cosa dire dell’ispirazione romantica che ha indotto Bonelli a scendere nella trincea politica per combattere contro qualsiasi cosa che deturpi il Green? Giusto per restare nella specificità del tema citato dall’onorevole, fa specie che le ondate di cemento, speculative e non, siano aumentate giorno dopo giorno in lungo e in largo per l’Italia nonostante l’impegno romantico “in prima persona” del leader Verde.
Sicché delle due l’una: o Bonelli non si è speso a sufficienza; oppure si è speso e ancora si spende moltissimo ma nessuno lo prende sul serio.
Chissà: visto che il romanticismo non ha funzionato, forse è il caso che il Nostro si dia una botta d’illuminismo.