Morte Gerardina, indagini sul trattamento di disinfestazione nell’azienda cerealicola
Dopo il sopralluogo dei Nas , che ha dato esito negativo, l’attenzione si sposta sulla disinfestazione dell’azienda avvenuta poco prima della tragedia
Il giallo di Ariano.I controlli ed i rilievi eseguiti dai Nas di Salerno presso l’azienda cerealicola della famiglia Meninno sembrano spostare le indagini sull’ambiente in cui potrebbe esservi verificato il presunto avvelenamento dei due coniugi che ha portato alla morte di Gerardina Corsano. La Procura della Repubblica del Tribunale di Benevento indaga a 360° , non escludendo anche la morte per cause naturali, ma ora , oltre ai risultati degli esami autoptici e tossicologici eseguiti sul corpo della vittima sembrano essere fondamentali anche le relazioni che saranno depositate dai militari del nucleo antisofisticazione e sanità e dai periti che hanno analizzato i cellulari della famiglia Meninno finiti sotto sequestro: all’attenzione della Procura infatti ci sarebbe l’operazione di bonifica e disinfestazione avvenuta pochi giorni prima il ricorso dei due coniugi al Pronto Soccorso dell’ospedale di Ariano, ad opera di una ditta specializzata, operazione che nell’azienda avviene con metodicità due volte all’anno. Una pista in più che si scontra però con il paradosso che nel nucleo abitativo di contrada Fiumarelle, in cui si trova l’azienda cerealicola, risiede tutta la famiglia Meninno e nessuno , ad eccezione di Angelo e Geradina, ha accusato sintomi o malori. In più c’è il giallo degli esami di laboratorio eseguiti al primo accesso della 46enne al Pronto Soccorso, che non avrebbero fatto rilevare alcun tipo di alterazione e che avrebbero così indotto il medico di turno, finito nell’elenco degli indagati, a dimettere la paziente.
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