IL CORSIVO – Il Gigante Draghi e il Teatro dei Nani
Il “nostro” Mario Draghi protagonista all’evento virtuale “The Global Boardroom” del Financial Times.
Rileggiamo cosa (tra l’altro) ha detto elencando gli errori fatti dall’Europa e dalle stesse Amministrazioni democratiche degli Stati Uniti, da Bill Clinton a Barack Obama a Joe Biden: “Abbiamo accettato la Russia nel G8 anche se non aveva accettato la sovranità dell’Ucraina, poi in Siria non abbiamo mantenuto la promessa che saremmo intervenuti se Bashar al-Assad avesse usato le armi chimiche, quindi abbiamo avuto la Crimea e il ritiro dall’Afghanistan… La lezione è che non dovremmo mai fare compromessi sui valori fondamentali di pace, democrazia, libertà, sovranità. Se lo facciamo, si mettono in discussione le premesse dell’Unione europea: per questo non c’è alternativa a vincere questa guerra (il riferimento è all’Ucraina, ndr)… Bè la giunta è ricresciuta (citazione del libro di Robert Kagan “The Jungl Grows Back”, ndr). Ma se c’è una cosa che non possiamo e che io non voglio fare è restare senza reagire: ciò che avevamo dato per scontato per molti anni non lo è e dobbiamo combattere per averlo… Serve molta più integrazione perché l’Unione europea sia in grado di esprimere un punto di vista politico e militare: dobbiamo investire di più e soprattutto razionalizzare le spese della difesa… Dobbiamo diventare un’unione, invece che tanti piccoli Paesi che si fanno concorrenza l’uno con l’altro nell’industria della difesa… Così non andiamo da nessuna parte… O l’Europa si mette insieme e diventa un’unione più profonda capace di esprimere una politica estera, di difesa e sulle migrazioni, o temo che non sopravviverà in altra forma che come mercato unico”.
Cosa dire, se non ch’eravamo stati fortunati ad avere un Gigante e lo abbiamo pugnalato, per poi ritrovarci alla guida e all’opposizione del Paese con un gruppo di Nani e Ballerine: magari anche animati da tantissima buona volontà, ma pur sempre Nani e Ballerine soltanto?
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