Caso sospetto botulino: tre indagati , i titolari della pizzeria ed un medico. Sabato l’autopsia

Sabato alle 12.00 l'autopsia sul corpo di Gerardina Corsano. Stazionarie le condizioni del marito. Convalidato il sequestro del locale per accertamenti

Tre iscritti nel registro degli  indagati, i titolari della pizzeria di Ariano  ed un medico del Pronto Soccorso. E’ quanto trapela dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Benevento sul caso della presunta intossicazione alimentare da botulino  che ha provocato il decesso di Gerardina Corsano, la 46enne di Ariano  morta martedì pomeriggio al “Frangipane”. L’autopsia, che sarà eseguita  sabato  alle 12.00, sarà fondamentale ai fini delle indagini. Così come lo saranno gli esiti delle  indagini epidemiologiche per sospetto botulino disposte sul paziente ancora in vita. Angelo Meninno , il marito di Gerardina Corsano  è ricoverato al Cotugno di Napoli . Le sue condizioni sono stabili, in lieve miglioramento . L’avvocato Gerardo Giorgione che difende la famiglia Corsano ha annunciato la nomina di un medico legale di parte e soprattutto la richiesta di accertamenti su eventuali omissioni  mediche o attività insufficienti di intervento sui due pazienti che si erano rivolti già nei giorni precedenti all’ospedale Frangipane di Ariano e dal quale erano stati dimessi.  La Procura ha convalidato il sequestro del locale pizzeria. Gerardina Corsano, secondo le ultime indiscrezioni, avrebbe ingerito una minima quantità  della pizza sulla quale era stato aggiunto dell’olio piccante, avendo avvertito da subito un gusto sgradevole e troppo marcato . L’avvocato Guerino Gazzella che difende i titolari della Pizzeria , ha in un comunicato  evidenziato che l’olio piccante incriminato è stato utilizzato da  altri utenti  e dalla stessa  famiglia del titolare senza avvertire alcun problema.

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