IL CORSIVO – Mondi al contrario e “transumanze” di immigrati
La sapete l’ultima?
Non v’inganni la formulazione della domanda: non è una barzelletta. Tutt’altro: è cosa assai seria, anche se non sembra.
Dunque. Al liceo scientifico “Francesco Ribezzo” di Francavilla Fontana, nell’ambito dell’insegnamento dell’Educazione civica è stato adottato il vendutissimo, discutibile e già abbondantemente discusso volume “Il mondo al contrario” del Generale dell’Esercito Roberto Vannacci, ovvero dell’autore di una “opera letteraria” che è tanto piaciuta, per i contenuti, a Matteo Salvini da convincerlo che l’Alto Ufficiale sarebbe un ottimo candidato della Lega alle elezioni europee.
Sorprende, in questa storia, la dichiarazione rilasciata al Corriere della Sera dalla preside di quel liceo, Giuseppina Pagano. Ha detto di condividere, trattandosi d’una “occasione di crescita”, la scelta della docente di Lettere, Giulia Schiavone, di far ragionare gli studenti sul libro del Generale. Poco importa se resta oggettivamente molto difficile comprendere quale sia il profilo pedagogico attribuibile al libro del Generale.
Tuttavia, per stare all’attualità, e ancora come “occasione di crescita”, potremmo invitare tutti gli studenti italiani a riflettere sulla “transumanza (sic!) degli immigrati”, suggestiva e rara perla letteraria recentemente rassegnata ai telespettatori dal conduttore tivvù Andrea Giambruno, compagno fino all’altro ieri della Premier Giorgia Meloni.
Un mondo davvero al contrario – ahinoi! – ma non nel senso del Generale Vannacci.
I commenti sono chiusi.