IL CORSIVO – Il Pd di Schlein sempre peggio
La premessa è parte integrante di tutto ciò che segue.
È vero: i sondaggi sulle intenzioni di voto sono “volatili”. Spesso e volentieri, a modesto giudizio del sottoscritto, sono anche in qualche misura “pilotati”. Tuttavia, se vengono utilizzati e diversamente pubblicizzati, a seconda delle convenienze dalle parti politiche in causa, non si fa “peccato” a prenderli a riferimento per “annusare” con accettabile approssimazione l’aria che tira.
Ieri è stato pubblicato dal Corriere della Sera il sondaggio firmato da Nando Pagnoncelli.
Rispetto al precedente del 7 settembre, in un mese è accaduto quanto segue.
Fratelli d’Italia, primo partito dalle elezioni del 2022, ha perso lo 0,4% scendendo dal 30,2 al 29,8. Il Pd ha perso un punto passando dal 19,5 al 18,5. Il M5S ha guadagnato lo 0,5, salendo dal 16,4 al 16,9. La Lega è salita di 2 punti passando dall’8,1 al 10,1. Forza Italia è andata un po’ migliorando con uno 0,4%, sicché dal 6,6 si attesta oggi al 7. In calo di meno di mezzo punto sono sia il partito di Calenda (3,2) che di Renzi (3,3). Nella stessa misura, per fermarci ai dati che in qualche modo rilevano, ha perso l’alleanza Verdi-Sinistra-Reti Civiche, che è scesa dal 3,7 al 3,4.
La lettura in trasparenza del quadro di Pagnoncelli, più che certezze, restituisce linee di orientamento ancorché provvisorie. Il centrodestra si rafforza, il centro con pretese di purezza ed equidistanza resta allo stato di suggestione, il centrosinistra s’indebolisce. Chiaro il segnale che riguarda il Pd: la leadership di Elly Schlein, appiattita su un radicalismo sempre più demagogico, favorisce il M5S ma soprattutto ingigantisce la valenza politica della Premier Meloni.
Tradotto, equivale a un declino progressivo del Pd sempre più difficile da recuperare.
Strano che i vertici di questo partito, ad esempio, continuino a fare la guerra al governatore Pd della Campania, Vincenzo De Luca, invece che agli avversari politici veri (ma qui con una opposizione seria, sostenuta da proposte alternative ragionate e possibili, non dai No pregiudiziali a dispetto anche delle cose utili all’Italia e agli italiani).
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