IL CORSIVO – Il delitto (quasi) perfetto dell’orsa F36
La notizia così come riportata dalle agenzie.
Nella serata di mercoledì 27 settembre l’orsa F36 è stata rinvenuta morta in val Bondone, nel comune di Sella Giudicarie in Trentino. Sull’orsa pendeva un decreto di abbattimento emanato dalla Provincia di Trento dopo che l’animale s’era reso protagonista a luglio di un “falso attacco” ai danni di due escursionisti. L’accertamento è stato effettuato dagli uomini del Corpo Forestale Trentino, che si sono mossi in seguito all’attivazione del sensore di mortalità di cui è dotato il radiocollare dell’orsa. Come da prassi la carcassa è stata consegnata all’Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti del caso.
“Da un primo esame esterno della carcassa non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte”, ha fatto sapere la Provincia autonoma di Trento.
Quanta ipocrisia istituzionale. La Provincia autonoma di Trento, come avete letto sopra, è esattamente la Provincia che aveva emesso il decreto di abbattimento dell’orsa. F36 viene rinvenuta morta e, guarda caso, è ancora la Provincia di Trento a comunicare che dall’esame esterno della carcassa non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte.
Ragioniamoci un attimo su, proviamo a rispondere a questo interrogativo: cosa può essere mai accaduto all’orsa tanto odiata dalla Provincia autonoma di Trento da avere il destino segnato, ovvero morire per decreto di abbattimento?
Vediamo. L’orsa un bel giorno ha deciso di farla finita perché abbondantemente schifata di talune specie del genere umano. Ma no, non è possibile! F36 aveva un cucciolo di orso, ed è noto a tutti, forse ad eccezione della Provincia autonoma di Trento, che anche gli orsi amano infinitamente i loro figli e mai e poi mai deciderebbero di uccidersi abbandonando i cuccioli alla malvagità di un certo genere umano.
Pensiamone un’altra. F36 è malamente inciampata sul ciglio di un dirupo ed è finita di sotto morendo sul colpo. No, nemmeno ciò è possibile: nel luogo in cui è stata rinvenuta la carcassa non ci sono dirupi.
Ancora. F36 si è imbattuta a sua insaputa nei due turisti escursionisti di cui sopra, i quali per vendicarsi hanno fatto boom con la bocca e l’orsa è morta di paura. Assolutamente fuori da ogni ragionevole dubbio.
Basta così. F36 è stata cinicamente, miserabilmente, decisamente abbattuta. Da chi? Chiediamolo a tutti fuorché al presidente della Provincia autonoma di Trento: lui può firmare anche mille decreti di abbattimento, ma non farebbe mai del male, nemmeno con il pensiero, a un animale, piccolo o grande che sia, Orso o Formichina. Perché, credeteci, lui ha un cuore.
Insomma, F36 è stata inequivocabilmente uccisa. Un delitto (quasi) perfetto!
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