A Morra da sette anni la compagnia teatrale tiene in vita la memoria di Francesco De Sanctis
Appena 8 persone duplicano gli sforzi e tengono accese le luci, ma la casa natale del primo Ministro dell'istruzione è chiusa e il parco letterario a lui dedicato è un contenitore vuoto. Appello alle istituzioni
A Morra la compagnia teatrale della Pro Loco si occupa della promozione e valorizzazione del borgo che ha dato i natali a Francesco de Sanctis, più volte Ministro dell’Istruzione, tra i maggiori critici e storici della letteratura italiana, politico di fama, saggista. Un profilo umano, politico e letterario senza precedenti che l’Irpinia ha relegato a un ombra tratteggiata dalla luce del sole. La casa natale è rigorosamente chiusa, così come il parco letterario a lui dedicato è un contenitore vuoto. Di Francesco de Sanctis restano pochi pannelli sparsi nel centro storico e la strenua battaglia di appena 8 volontari della Pro Loco che continuano a proporre dal 2016 “un viaggio sentimentale” a cielo aperto tra i vicoli del paese.
Qui le voci narranti e i protagonisti conducono lo spettatore nella storia, consentendo di calpestare le stesse tracce dell’illustre personaggio, che qui nella sua Morra viene raccontato sotto il profilo umano. Emerge nello scambio epistolare con una ragazza, nei racconti dello zio, dell’amico d’infanzia, del sindaco di Morra che lo ha accompagnato nel viaggio elettorale del 1875, e anche attraverso l’interpretazione dell’uomo saggio e colto di chi vince al ballottaggio, ma non viene celebrato tra i suoi concittadini.
Il lavoro encomiabile portato avanti dagli attivisti della Pro Loco è una goccia isolata in un mare sconfinato di opportunità. La denuncia arriva proprio dai giovani, che chiedono la collaborazione delle istituzioni per cementare la cultura desanctisiana oltre scarne tabelle.
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