Fotovoltaico a Lacedonia, il Tar Campania respinge il ricorso del Ministero della Cultura: è caso nazionale
Frattura ecologista tra rinnovabili e paesaggio. Un'azienda spagnola individua un'area di 310 mila mq tra Lacedonia e Scampitella per costruire un parco fotovoltaico a terra. Si oppone il Dicastero ma il tribunale amministrativo rigetta l'istanza. Scende in campo Italia Nostra e chiede battaglia al Consiglio di Stato
Frattura ecologista su rinnovabili e paesaggio. Il Tar Campania respinge il ricorso presentato dal Ministero della Cultura che si è opposto alla realizzazione un mega impianto fotovoltaico a terra progettato da un’impresa energetica spagnola, in un’area da 310 mila metri quadrati tra Scampitella e Lacedonia. La tutela paesaggistica sottolineata dalla soprintendenza è stata surclassata da un’opera che i magistrati della camera di consiglio hanno considerato ad alto contenuto ambientale.
Si apre un paradosso legislativo: ambiente e paesaggio confliggono. Intanto la sentenza è destinata a fare giurisprudenza: si delinea all’orizzonte un azzeramento del patrimonio archeologico e culturale, che sarà sacrificato in nome dell’autosostentamento energetico.
Nella sentenza si legge, tra le altre argomentazioni, che “l’impianto oggetto del presente studio – per forme, dimensioni e colori – si propone a ragionevole rafforzamento della componente agro-energetica”. La vera novità che qui si introduce, è l’ormai conclamato braccio di ferro tra le associazioni cosiddette ambientaliste, che devono fare i conti con la modifica introdotta all’articolo 9 della carta costituzionale, che da circa un anno, prevede anche la tutela dell’ambiente accanto a quella del paesaggio, già precedentemente contemplata.
Legambiente, Wwf e Greenpeace sostengono la transizione energetica, mentre Italia Nostra, gli Amici della Terra e il Cai, tra le altre, sostengono la difesa del paesaggio.Ma come è possibile che le esigenze di tutela- di ambiente e paesaggio siano in conflitto? Come è possibile che le infrastrutture previste per contrastare il mutamento climatico siano antitetiche a quelle della tutela del paesaggio?
La presidente nazionale di Italia Nostra Antonella Caroli – chiede al ministro della cultura di impugnare la sentenza emessa dal Tar di Salerno e di impugnare il provvedimento al Consiglio di Stato. La modifica dell’articolo 9 è stato il grimaldello per disinnescare i pareri del Ministero della Cultura e delle Soprintendenza e consentire l’occupazione di paesaggio con le strutture fotovoltaiche ed eoliche. Nessuna considerazione, tra l’altro, per i rischi che la copertura di suolo oggi sta provocando ai microclimi in rapporto con le disastrose trasformazioni atmosferiche.
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