Una metro rurale che percorre Aquilonia, Lacedonia, Calitri e Andretta in 15 minuti finanziata dal Mims

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ammette a finanziamento il progetto della metropolitana rurale, un vettore elettrico, rifornito da energia eolica che con percorsi anulari da 15 minuti connette una vasta area dell’alta Irpinia generando le connessioni mancanti che il servizio pubblico non garantisce. Aquilonia, Lacedonia, Calitri e Andretta metterebbero insieme una condivisione di servizi culturali, sociali, sanitari e del lavoro.

Il progetto della metro rurale da 30 milioni di euro è stato illustrato dall’architetto Vincenzo tenore di T Studio, ideatore del progetto candidato nell’ambito del Programma Nazionale della Qualità dell’Abitare, piazzato al 53° posto nella graduatoria nazionale su 271 proposte ammesse. La metro rurale- finanziata per metà dal Ministero e per la metà da Acer- ambisce a diventare sul territorio altirpino il primo campo di sperimentazione dell’auto senza pilota. Tanto che il progetto fa riferimento ai vettori a guida automatica del gruppo Adler pezler di Lioni. Il piano complessivo della linea alta irpina, è ipotizzato su tre circuiti, interconnessi con snodo a Calitri.

Implica la partecipazione di imprenditori locali che si occupano di trasporti, e mira a coinvolgere gli ospiti dei centri Sprar da impiegare come autisti. Il welfare abitativo per le aree interne riduce il consumo di suolo, colma una grave lacuna sui collegamenti e offre la possibilità ai quattro comuni di usufruire di un ambulatorio medico, di un campo da tennis, uno spazio ludico per i bambini, una scuola. La metro rurale ambisce a diventare infrastruttura di mobilità sostenibile per costruire una comunità integrata.