IL CORSIVO – Il gioco a perdere del Pd di Schlein
L’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto è di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera di ieri. In un mese il Partito Democratico di Elly Schlein ha perso un punto percentuale tondo, scendendo dal 20,04 al 19,04%, che peraltro è la quota più generosa tra le diverse attribuzioni dei sondaggisti.
Significativo che il riferimento sia al periodo in cui la segretaria dem ha dispiegato il massimo della sua forza e volontà rivoluzionaria: vedi le marce assieme a Landini condite di compiaciuti abbracci e baci, giusto per rendere plastica l’idea d’un partito anacronisticamente tutto falce e martello (la “radicalità di sinistra” che fu razionalmente corretta da un Grande Enrico Berlinguer, ma che viene oggi invocata – sarcasmo della politica – dal ricchissimo Carlo De Benedetti, capitalista italiano naturalizzato svizzero).
Cosa dire? Se la segretaria dem continua di questo passo, si avvererà la profezia di De Luca (pronunciata l’altro giorno) di un Pd ridotto alla fame elettorale in men che non si dica.
Complimenti alla Schlein, allora: oltre che per la sua convinta radicalità, per il Pensiero politico ripassato a lucido, tanto da dimostrarsi capace, in così breve tempo, di perdere un punto percentuale nonostante l’annessione della creatura Leu di Bersani, Speranza e sparuti, anzi “spariti”, compagni del bel tempo elettorale che fu.
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