Al Goleto parte la campagna di scavo archeologica: tre ipotesi in campo. La Soprintendenza a lavoro

Dopo anni di attesa arriva la squadra scientifica della direzione di scavo di Avellino e Salerno. Il cantiere è stato perimetrato: delimitata l'area retrostante la Chiesa del Vaccaro. Attesi anche gli studenti dell'Università di Salerno per intensificare i lavori

Ancora una volta l’Abbazia Goletana potrebbe riservare sorprese. Arriva la squadra scientifica della soprintendenza di Avellino e Salerno per aprire la prima vera campagna di scavo, che dovrà riesumare i più importanti strati di storia nascosti dalla vegetazione in prossimità della Chiesa del Vaccaro. I ritrovamenti denunciati nel corso dei lavori di riqualificazione di oltre 10 anni fa trovano risposta. Ad oggi l’arcidiocesi altirpina inserisce la campagna di scavo nelle operazioni di ammodernamento del complesso e in concorso con la Soprintendenza si prepara a svelare il patrimonio nascosto.

Gli operatori hanno avviato le operazioni di pulizia e individuato il perimetro, ma non sono ancora emersi elementi scientifici che consentono di datare i reperti e ipotizzare scoperte. Dagli elementi monumentali di Marco Paccio Marcello si ipotizza la presenza di una villa romana, ma altre correnti di pensieri vorrebbero ritrovare la dimora originaria di Guglielmo da Vercelli.

Da indiscrezioni trapelate sul cantiere, il perimetro murario emerso subito in superficie potrebbe testimoniare la presenza di una cittadella medievale. Si attende l’arrivo degli studenti dell’università di Salerno, per intensificare i lavori e riportare alla luce i reperti, sepolti da oltre 200 anni di abbandono dell’abbazia.

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