IL CORSIVO – Il Covid e gli spermatozoi… politicanti

Caro Amico ti scrivo… L’ultima grande novità scientifica dell’anno in corso è che l’infezione da Sars Covid–2 può danneggiare la fertilità maschile. La notizia è stata diffusa ieri e riprende le conclusioni di uno studio di scienziati spagnoli presentato al congresso annuale della Società europea di Riproduzione ed Embriologia in corso a Copenaghen.
In buona sostanza, sarebbe stato accertato che nei maschi colpiti dal Covid metà dei pazienti ha una conta spermatica del 57 per cento inferiore rispetto a prima dell’infezione.
Sarebbe impresa ardua addentrarsi nei dettagli della sperimentazione. Ardua e soprattutto inutile, dopo le mille giravolte e contraddizioni che ci hanno fatto sorbire gli scienziati- showman perennemente presenti in Tv, per di più ben pagati e tanto pubblicizzati che da illustri sconosciuti, quali di fatto erano, si son ritrovati d’incanto nel firmamento del Sapere mondiale.
Perciò, prendiamocela alla leggera e buttiamola sul faceto, senza mancare di aggiungervi un po’ di paradosso.
Dunque, dopo la Grande Scoperta Spagnola, ogni dubbio è finalmente fugato: i cinesi hanno fatto “scappare” volontariamente il virus Sars Covid–2 dal laboratorio di Wuhan. Motivo? Non soddisfatti d’essere la comunità più popolosa al mondo, con ben un miliardo e 425 milioni di abitanti, vogliono – fortissimamente vogliono – continuare a fare figli soltanto loro. Perciò – zac ! – hanno prima irrobustito e poi scatenato il virus sugli spermatozoi di tutti gli uomini della faccia della terra, naturalmente esclusi i cinesi, per annullarne la capacità di intendere, e soprattutto di “volere”, l’ovulo femminile. Insomma, spermatozoi ridotti all’irrilevanza. Proprio come certi politicanti che si riempiono la bocca di parole vuote e non riescono mai a far “nascere” un concetto. Ecco: spermatozoi di politica impotente.

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