Assurdo piano di zona: Spiniello si tira indietro, altra “vittima” dello scontro Nargi-Festa
Lo scontro tra la sindaca e l’ex danneggia anche le politiche sociali: il piano di zona resta senza presidente, entro due giorni va approvato il rendiconto

Lo scontro tra Nargi e Festa ora “avvelena” anche le politiche sociali. È stallo sul piano di zona di Avellino; questa mattina l’assemblea dei sindaci, vista l’indecisione della sindaca che dallo scorso gennaio non ha provveduto a nominare il nuovo presidente del Cda dell’azienda consortile, ha richiesto ad Antonio Spiniello di tornare a dare la sua disponibilità a ricoprire di nuovo il ruolo, per consentire l’approvazione del rendiconto (scadenza fissata al 30 aprile) e conseguente stipula dei contratti dei freschi vincitori del concorso, che andranno a comporre il nuovo personale dell’ambito.
Di fronte a questa scadenza il sindaco di Grottolella ha deciso di fornire la sua disponibilità, nonostante si fosse dimesso lo scorso gennaio per motivi di opportunità politica dopo la contestuale nomina del figlio Mario nella giunta Nargi, in qualità di assessore al patrimonio. Disponibilità confermata alla nostra emittente durante una chiamata telefonica.
Poi, nel tardo pomeriggio, l’improvviso passo indietro: sempre telefonicamente Spiniello ci comunica “di aver ritirato la sua disponibilità, viste le polemiche sollevate da qualche consigliere comunale dopo l’assemblea di stamattina. Avevo deciso di accettare per il bene dell’ente d’ambito in maniera di portare a termine le attività in scadenza, ma se questo deve incrinare i rapporti tra maggioranza e opposizione al comune di Avellino ed essere strumentalizzato, allora non ci sto più” le sue parole, che lasciano dunque il vuoto nel piano di zona. Anche se, in termini di legge, le sue dimissioni, finché non vengono ratificate con la nomina di un sostituto, non producono conseguenze, dunque in teoria Spiniello è ancora il presidente del Cda del consorzio.
Impossibile non dare una lettura politica di quanto accaduto. Sul piano di zona Festa da tempo rivendica la presidenza, ennesima casella da coprire per legittimare la sua influenza sull’amministrazione, da affidare alla consigliera della lista “Davvero” Giovanna Vecchione. Nargi fino ad oggi però non ha provveduto, indecisa se tenere per sé la carica o se lasciare anche questa pedina all’ex sindaco, in questo eterno braccio di ferro tra i due che sta bloccando tutte le attività amministrative, non tralasciando dunque nemmeno le politiche sociali, ovvero il sostegno alle fasce deboli della popolazione.
La soluzione tampone con Spiniello, molto vicino politicamente a Festa e che potrebbe dunque aver ricevuto una indicazione dall’ex sindaco del capoluogo, non ha funzionato, e Nargi dovrà prendere definitivamente una decisione.
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