Green vs green, il sociologo Sibilia presenta il report sulla percezione dell’eolico in Alta Irpinia
L'avanzata delle multinazionali del vento e la trasformazione in atto del territorio, che da granaio della Campania diventa discarica energetica, è il campo d'indagine del ricercatore irpino Antonio Sibilia dell'Università Bicocca di Milano. Ieri la presentazione al Circolo della Stampa di Avellino promossa dalla segreteria provinciale di Rifondazione Comunista
L’Alta Irpinia nella morsa della distorsione della transizione energetica diventa caso studio dell’università Bicocca di Milano. Il sociologo Antonio Sibilia in forza al dipartimento di scienze della terra indaga sugli effetti della transizione ecologica nel lembo di cerniera tra Puglia, Campania e Basilicata, testimoniando la trasformazione del territorio e la speculazione in atto a danno delle comunità locali.
In attesa della pubblicazione a breve sulla rivista statunitense Renewable and Sustainable Energy, la segreteria provinciale di Rifondazione Comunista rappresentata da Arturo Bonito ha promosso ieri al Circolo della Stampa una anticipazione del report Green versus Green, la percezione dell’eolico nelle comunità locali, con il sindaco di Calitri Michele Di Maio, i rappresenti dei comitati civici di Bisaccia e Guardia, Michele Solazzo e Giuseppe Di Biasi, e l’avvocata Sabrina Mautone.
La ricerca di Sibilia conferma che gli affari tra multinazionali del vento e privati cittadini sono finanziati dallo Stato sotto lo scudo della pubblica utilità, ma di interesse pubblico non c’è traccia. Il granaio altirpino assume i contorni della discarica elettrica e si apre una grave crisi di legittimità sociale, alimentata dallo strapotere delle multinazionali e dalla debole capacità contrattuale degli agricoltori. È un braccio di ferro impari, che richiama la necessità di introdurre regole e un pronunciamento politico dal basso.
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