IL CORSIVO – Toh, Salvini rivuole il Viminale!

Incoraggiato dal coro delle truppe cammellate al congresso della Lega, Matteo Salvini è tornato a ripetere la sua nenia – “Sono pronto per tornare a fare il ministro dell’Interno” – già più volte rimessa al mittente sia dagli alleati di Forza Italia sia, per di più con maggior vigore, direttamente dalla Premier Giorgia Meloni.
Era inevitabile che ieri – incontrando il legittimo attuale inquilino del Viminale, Matteo Piantedosi – i cronisti dell’Ansa e dell’Agi gli chiedessero di commentare la sortita del leader leghista. La sua risposta: “Il ministro Salvini ha rivendicato il ministero dell’Interno? Dico una cosa: questo fine settimana per me è stato molto bello perché l’Avellino ha vinto a Catania confermando il primo posto nella classifica di serie C, è stato questo a monopolizzare la mia attenzione”.
Di più. Alla successiva domanda circa il suo futuro prossimo, ovvero ministero o candidatura alla presidenza della Regione Campania, Piantedosi ha elegantemente risposto: “Fuori dal ministero, io ambirei solo ad un ruolo presso l’Avellino Calcio: è la sola passione che coltivo al di fuori del Viminale”.
Due persone, due stili. Da una parte, il politico arrogante e mestierante privo del minimo sindacale di educazione civica. Dall’altra, il Servitore dello Stato colto e responsabile, un Fuoriclasse delle Istituzioni.
Giù le mani da Piantedosi, Salvini. E si ricordi che i ministri li nomina il Presidente della Repubblica su proposta del presidente del Consiglio. Se la nostra Costituzione non la convince, può sempre chiedere asilo politico ai suoi potenti amici sparsi di qua e di là nel mondo, un po’ in Oriente e un po’ in Occidente.
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