Una “Traviata” di Bellezza nella Bellezza
Ho rischiato di non arrivare in tempo, ma ce l’ho fatta.
Giovedì 27 marzo, alle ore 20.00, mi sono seduta sulla poltrona di velluto rosso del delizioso Eco Teatro di Milano, nel quale ero attesa.
Un gioiellino di teatro metropolitano che non conoscevo; una piacevole scoperta.
Ringrazio il destino che ha giocato a mio favore e che mi ha permesso di arrivare in tempo per assistere a uno spettacolo di Opera Lirica che definirei
“Bellezza nella Bellezza”.
Il “Concorso internazionale Magda Olivero” , giunto alla sua sedicesima edizione, ogni anno premia giovani talenti della Lirica provenienti da tutto il mondo.
I vincitori, oltre al premio, hanno la possibilità di esibirsi in una grande Opera e di aprirsi al mondo dei loro sogni grazie al supporto e alle opportunità offerte dall’ “Associazione Nazionale Lirica Domani”.
La cantante lirica Katia Lolova, in collaborazione con il tenore Vincenzo Puma e il dr. Carlo Bozzali, con grande passione, da anni offrono ai partecipanti la concreta opportunità di debuttare in un teatro, di essere seguiti nei loro passi, di esprimere il loro talento, di affascinare un pubblico che li attende con curiosità e fervore.
Lo spettacolo che mi attendeva quest’anno all’Eco Teatro di Milano è stato:
“La Traviata”
di Giuseppe Verdi.
Pietra miliare della storia della Lirica, capolavoro universale, la Traviata è l’Opera più rappresentata al mondo.
Considerata una svolta nella storia della Lirica, l’opera tratta temi sociali universali come la critica dei pregiudizi borghesi, l’amore, il sacrificio, la redenzione. Il dramma di Violetta è un dramma senza tempo che emoziona per la sua profondità emotiva. La Traviata, attraverso un dialogo intimo tra parole e musica, affronta grandi temi dell’esistenza umana come l’ascesa spirituale e l’introspezione psicologica profonda. Per questi motivi e per la sua capacità di creare un legame profondo con gli spettatori, continua ad attrarre il pubblico di tutto il mondo.
La Traviata dei ragazzi del “XVI Concorso Internazionale Magda Olivero” è stato tutto questo e anche di più: un’interpretazione intensa, matura, consapevole.
Con il concetto di “Bellezza nella Bellezza” intendo sottolineare la duplice meraviglia che si prova nel godere di una grande Opera verdiana interpretata da giovani talenti “connessi” tra loro da una consapevole lucidità, oltre che dal trasporto.
A prescindere dal godimento artistico, sembrano persuasi dalla necessità di proteggere, nobilitare, salvare l’Opera Lirica. Questi ragazzi cantano un inno alla Bellezza, alla continuità, al rispetto di una tradizione identitaria potentissima.
Ci trasmettono tutto senza remore, senza freni, senza indugi o timidezze giovanili perché ci credono, perché hanno fatto e faranno sacrifici e sanno quanto pesa la responsabilità di essere gli eredi della nostra cultura musicale. Sono tutti ragazzi da un certo punto di vista “cresciuti in fretta” a ritmo intenso, giovani sognatori con gli occhi aperti per catturare il momento, l’occasione, l’opportunità.
Violetta è un’eroina e la sua interprete, Alexandrina Mihailova è intensa, audace, sensuale.
Un” “eroina nell’eroina” è anch’essa mossa da passione, determinazione che la spinge a lottare per ciò che desidera: essere Violetta.
La cosa che più mi affascina di questo concorso è proprio la personalità di questi ragazzi, il coraggio di mettersi in gioco per essere ciò che vogliono essere, a prescindere dalle mode, dalle scorciatoie, dalle deviazioni.
La Lirica non è un esperimento sui social, un espediente o una scorciatoia; la Lirica è tempo, pazienza, dedizione, sacrificio ricerca, studio, autocritica, selezione.
Li ho conosciuti tutti durante il concorso, li ho rivisti dietro le quinte, li ho abbracciati con stima e affetto materno.
Questa Traviata convince perché è autentica e allo stesso tempo contemporanea, declinata al tempo che la ospita. È importante.
L’orchestra del Maestro Giuseppe Famularo, la regia di Paola Pellegrino, i costumi, le scenografie di Mara Terzi, incorniciano le voci e i corpi con delicatezza ed eleganza, così come esaltano il coro “Corale Monzese” e le danzatrici, in un’atmosfera di grande equilibrio scenico.
Insomma, anche quest’anno un grande successo, sia del Concorso sia dell’ Opera.
Auguro a tutti i vincitori un futuro degno del loro talento e auspico all’ “Associazione Nazionale Lirica Domani” un domani ricco di note musicali, di voci, di volti, di occhi, di menti che possano continuare a nutrire e ad apprezzare la Bellezza infinita, attraverso il linguaggio infinito e universale della nostra Lirica.
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