IL CORSIVO – “Ahi serva Italia…”

Cinque affermazioni della Premier Giorgia Meloni, nell’intervista al Financial Times, che potrebbero meritare la cornice di Ultime Parole Famose.

La prima: “Io sono conservatrice, Trump è un leader repubblicano. Sicuramente sono più vicina a lui che a molti altri”.

La seconda: “I dazi imposti da Trump? A volte ho l’impressione che rispondiamo semplicemente in modo istintivo. Manteniamo la calma, ragazzi. Riflettiamo”.

La terza: “Le critiche di Vance e Trump all’Europa (Parassiti, ndr)? Le critiche non erano rivolte al suo popolo, ma alla sua classe dirigente e all’idea che invece di leggere la realtà e trovare il modo di dare risposte alle persone, si possa imporre la propria ideologia alle persone”.

La quarta: “La proposta franco-britannica di una forza di rassicurazione in Ucraina? Potrebbe essere vista dalla Russia come una minaccia”.

Quinta ed ultima: “Se la Russia possa essere una minaccia a lungo termine? Credo che potrebbe esserlo, credo che potrebbe. Ma in ogni caso, credo che dobbiamo trovare un modo per essere pronti a difenderci da ogni tipo di minaccia che possiamo avere”.

Fin qui la Premier. Non sappiamo cosa pensino a proposito la maggioranza degli italiani. A noi sembra di capire che con questo governo – almeno rispetto a quanto sta accadendo – siamo inermi spettatori della gara tra Trump e Putin a chi acchiappa più spoglie, oggi in Ucraina domani chissà dove. Di certo non è affatto peregrino il rischio – stando all’intervista testé riassunta – che un bel giorno Trump potrebbe pretendere l’annessione, ad esempio (e per cominciare), di Roma agli Usa, e Putin di Firenze alla Russia. Magari con la nostra presidente del Consiglio a chiedere a Donald e a Vladimir lo sconto del 50 per cento: prendetevi soltanto metà Roma e metà Firenze.

“Ahi serva Italia, di dolore ostello…”.

 

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