Pronti ristori milionari per Ato Rifiuti e Comuni che in Irpinia e Campania faranno gli impianti

La Regione Campania punta sull’autosufficienza delle province nella gestione dei rifiuti, incentivando con ristori milionari i Comuni e gli enti d’ambito che sbloccheranno gli impianti. Stanziato un quarto di miliardo. L’Irpinia è in regola a Teora, ma non ancora a Chianche, dove è appena ripartito l’iter per il Biodigestore

La procedura di infrazione europea contro l’Italia per l’emergenza dei rifiuti dagli anni ’90 del secolo scorso al 2013 deve essere revocata nell’arco di quest’anno. È l’obiettivo che l’Amministrazione regionale della Campania con il Governatore Vincenzo De Luca e il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola puntano a centrare nel 2025, dopo aver già ottenuto la sua riduzione negli anni scorsi, a fronte dei risultati ottenuti con la riforma avviata dal 2015. Ma per completare l’opera c’è bisogno del contributo indispensabile degli enti locali nelle cinque province, dove l’Europa impone l’autosufficienza nella gestione dei rifiuti. Per questo, è stato approvato un provvedimento straordinario finanziato con risorse dei fondi di coesione 2021-27, per incentivare con ristori milionari i Comuni e gli enti d’ambito a sbloccare gli impianti di trattamento e recupero inseriti nella filiera a valle della raccolta differenziata. È pronto un quarto di miliardo d’euro da ripartire in base ai risultarti concreti e parametrati. L’Irpinia è in regola ed in linea per l’impianto di trattamento della frazione organica a Teora, sotto la responsabilità della Provincia di Avellino con Irpiniambiente spa, ma non ancora a Chianche, dove è appena ripartito l’iter per la struttura gemella, il cosiddetto Biodigestore. Con i ristori arriva anche una accelerazione procedurale, rispetto alla quale la Regione Campania sollecita i sindaci a collaborare per il bene di tutti.

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