Fumata grigia su Irpiniambiente: i Sindaci dell’ATO Rifiuti di Avellino si sfilano

La privatizzazione della gestione è ormai un’opzione sul tavolo dell’ATO Rifiuti di Avellino, dopo la fumata nera su Irpiniambiente registrata ieri nell’assemblea, dove solo una quarantina di sindaci su 114 si sono presentati. “Senza accordo, inevitabile la gara europea”, ha avvertito il Presidente Vittorio D’Alessio, che chiede ora aiuto alla Provincia

Il 28 marzo prossimo l’ATO di Avellino invierà comunque la documentazione con cui richiederà all’Autorità per la Concorrenza e il Mercato il via libera all’affidamento del ciclo integrato a Irpiniambiente.  Ma il percorso a questo punto appare proibitivo per l’atteggiamento dei Comuni. Dopo la fumata nera su Irpiniambiente registrata nell’assemblea, dove circa una quarantina di sindaci su 114 ha partecipato, palesando in gran parte dubbi sulla scelta di proseguire con la gestione pubblica. Nonostante l’avvertimento Presidente Vittorio D’Alessio, che ha sottolineato come “senza un accordo per il trasferimento delle quote di Irpiniambiente dalla Provincia ai Comuni, sarà inevitabile la gara europea e la privatizzazione”, gli enti locali si defilano rispetto alle responsabilità che la riforma del settore restituisce loro dopo trent’anni di gestione commissariale. D’Alessio chiede ora aiuto alla Provincia di Avellino, in occasione di un ultimo appuntamento definitivo e risolutivo. Tuttavia, i margini per una soluzione totalmente pubblica appaiono a questo punto veramente molto stretti. 

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