IL CORSIVO – A PROPOSITO DI RIARMI E DINTORNI

Dal Corriere della Sera on line, sezione Economia: “Rheinmetall, il più grande produttore di armi in Europa, sta valutando di rilevare da Volkswagen lo stabilimento di Osnabruck, una delle tre fabbriche che il Gruppo Auto vuole chiudere in Germania. L’acquisto dipenderà dagli ordini di carri armati… Il produttore di armi tedesco ha fatto anche sapere che nei prossimi due anni prevede di assumere 8.000 lavoratori, passando dagli attuali 32.000 a 40.000… L’approvazione da parte del Parlamento europeo del Piano di riarmo apre nuove prospettive di crescita per l’industria della difesa del Vecchio Continente: le vendite militari in Europa potrebbero raggiungere i 100 miliardi di euro entro il 2030…”.
L’articolo dal quale sono stati estratti i passaggi testé proposti è apparso sotto il titolo: “Rheinmetall, carri armati negli impianti Volkswagen: il riarmo tedesco è partito”.
Cosa dire? Al di là della Pace che tutti vogliamo, eccezion fatta di quelli che la guerra l’hanno provocata e non sembrano intenzionati a smettere (leggi pure Putin), il dato di fatto è che la Germania non ha perso un minuto di tempo ed ha avviato il riarmo, cosa che certamente faranno a stretto giro anche la Francia e moltI altri Paesi europei che non hanno smarrito il senso della realtà. A giudicare dagli ultimi avvenimenti nel Parlamento europeo, ed ancor più segnatamente in casa nostra, la politica italiana è invece completamente immersa nella “guerra” ad alzo zero delle polemiche ideologiche, assai spesso anche strumentali e trasversali: è lì, nello stagno delle chiacchiere infinite, che i leader dei diversi partiti si esercitano e si insultano, sotto lo sguardo occulto ma di certo divertito e cinico dello Zar, che così li vuole i suoi piccioncini in lista d’attesa per essere spennati.
Morale d’una storia che non è una favola: mentre dalle parti della Germania e altrove si pensa e si agisce ispirandosi al saggio “Praevidet ac providet”, i nostri eroi alla Salvini, Conte, Fratoianni, Schlein e compagni di sinistra umanità – tutti pacifisti un centesimo al quintale – tirano a campare, fedeli seguaci del napoletanissimo, comodissimo pensiero filosofico “Dimane fa “gnuorn!”.

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