IL CORSIVO – La realpolitik di Prodi e le farfalle di Schlein

Romano Prodi ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Tra l’altro ha detto: “Il riarmo europeo è una tappa per arrivare alla difesa comune. Così mi auguro, così spero e così vedo… Sono anni che predico la difesa comune, però i nazionalismi, uno possiede l’arma nucleare e l’altro no; uno ha certe posizioni politiche e l’altro no; uno ha ex colonie a cui riferisce e gli altri no. Il riarmo è un passo in questa direzione? Quando è cominciata la guerra in Ucraina, la prima cosa su cui ho riflettuto è stata: se avessimo avuto l’esercito europeo, Putin non attaccava assolutamente l’Ucraina. Invece l’ha fatto perché ci pensava divisi, poi noi siano stati uniti agli americani… Adesso dobbiamo fare subito l’esercito europeo. Si comincia con l’armamento? Beh, facciamo intanto questo, bisogna poi andare avanti… Intanto cominciamo a metterci assieme”.
Cosa dire? Parole di buon senso, di realpolitik. Ma riuscirà, il Professore, a far capire il “concetto essenziale” alla segretaria del Pd che lui e Franceschini hanno fortemente voluto? Prodi e “non” Compagni hanno inteso o no che Schlein, sulle questioni serie e concrete, è ormai distante anni luce da loro due e dai progressisti “non radicali” del Pd? Si rendono conto o no che la leader eletta alle primarie con i voti prestati dai grillini è a caccia perpetua di farfalle mentre Putin e Trump oggi si spartiscono l’Ucraina come bottino di guerra e domani tenteranno di fare la stessa cosa con l’intera Europa? Mah!
I commenti sono chiusi.