Secondo tribunale, ci vuole un progetto unitario. Necessario un confronto tra i territori

Nella diatriba tra Valle Ufita ed Alta Irpinia interviene Marcello Luparella, avvocato e componente il comitato nazionale per la riapertura dei tribunali minori. Inutili le gare di campanile

Sulla possibilità di un secondo Tribunale in Irpinia , dopo l’apertura del Governo e l’intenzione di rimodulare le circoscrizioni giudiziarie con particolare attenzione alle aree interne, interviene con una nota , il consigliere comunale di Ariano, avvocato e componente del comitato nazionale per la riapertura dei tribunali minori, Marcello Luparella.

Quella del Tribunale, scrive, è una vicenda che non può essere trattata sull’onda dell’estemporanea emotività. In questo momento occorre avviare un confronto  tra i comuni ricadenti nel territorio dei due Tribunali irpini soppressi (innanzi tutto i due comuni capofila) e cercare a tutti i costi  la massima condivisione  su un progetto unitario , per non farsi trovare impreparati quando e se i criteri verranno fissati. Le iniziative di partito, continua Luparella, sono tutte legittime , le istituzioni però hanno il dovere di affrontare la questione in maniera seria e consapevole, evitando passi falsi, incidenti diplomatici, fughe in avanti, vendite di fumo, battibecchi tra sindaci, velleità di annessione stile Risiko, gare di campanile sull’individuazione della sede. Scatenare una guerra tra poveri, conclude l’avvocato, è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. E anche la più stupida.

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