L’Alto Calore e l’Irpinia salutano i 31 sindaci del Sannio che costituiscono la nuova società idrica
Mentre l’Amministratore unico Antonio Lenzi sia prepara a nominare il primo direttore generale della nuova fase, l’Alto Calore si prepara al divorzio dai 31 Comuini della provincia di Benevento. Dalla Regione Campania è arrivato il via libera all’affidamento del servizio alla società a maggioranza pubblico ‘Sannio Acque srl’, che ora deve selezionare il partner privato
In predicato di andarsene fin dal 2021, quando prese forma il ridisegno dell’ambito idrico Calore Irpino in due entità autonome sovrapponibili ai perimetri provinciali di Avellino e Benevento, questa volta il Sannio se ne va davvero. Dopo aver autorizzato la nascita del Distretto Idrico di Benevento – ormai parte integrante dell’EIC da anni -, la Regione ha decretato il via libera all’autonomia gestionale, rendendo compiuto lo sdoppiamento della governance nelle Aree Interne della Campania. Le ricadute sono immediate in Irpinia, dove l’Alto Calore si sta preparando al divorzio dai 31 Comuni della provincia di Benevento, che nei prossimi mesi dovranno servirsi del nuovo soggetto costituito dai sindaci, la società a maggioranza pubblica ‘Sannio Acque srl’, che ora deve selezionare il partner privato con una procedura ad evidenza pubblica. Il decreto regionale ha avviato l’iter per l’affidamento del servizio al ‘Sannio Acque srl’ con decorrenza rinviata al completamento delle procedure di privatizzazione parziale. Dall’Alto Calore porterà via una ottantina di dipendenti sui 239 effettivi attuali, le sedi di Benevento e Montesarchio e 3 impianti di depurazione, tra le altre infrastrutture. Nel frattempo, l’Amministratore unico Antonio Lenzi è al lavoro per il riassetto della azienda irpina, dove si prepara a nominare il primo direttore generale della nuova fase.
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