Sei capannoni agricoli incendiati in due mesi in Alta Irpinia, tutti dolosi. Chi minaccia gli agricoltori?
Dopo l'incendio di Contrada Pedurza, ieri notte è stata colpita un'azienda agricola a gestione familiare in Contrada Serro Pignataro. Sono andate a fuoco 600 rotoballe, che si aggiungono alle altre migliaia già perse tra Andretta, Monteverde e Morra De Sanctis. Si apre una indagine investigativa strutturata
Un capannone agricolo con 600 rotoballe questa notte è stato incendiato a Bisaccia, questa volta a contrada Serro Pignataro verso Oscata. E’ il sesto negli ultimi due mesi. L’ultimo è stato distrutto a Morra soltanto sabato scorso. Questa notte i vigili del fuoco, unitamente a due gazzelle dei carabinieri sono arrivati appena in tempo a impedire che le fiamme potessero avvolgere le abitazioni dei titolari dell’azienda agricola, ubicate a soli 20 metri di distanza dal deposito.
Anche qui, come per gli altri incendi ad andretta, Morra, Monteverde e a Petrara di Bisaccia, le aziende hanno una gestione familiare. Gli incendi, tutti di natura dolosa, vengono appiccati allo stesso orario e sempre a danno di rotoballe. Sei episodi, circoscritti geograficamente e ravvicinati nel tempo sono un fenomeno, e non si esclude che le forze dell’ordine abbiano aperto indagini e attività investigative strutturate.
Cosa c’è dietro agli incendi e qual è la mano che guida questo genere di attività? Si vogliono intimorire gli agricoltori? E perché? Centrano qualcosa le occupazioni selvagge dei suoli per lo sfruttamento intensivo di fonti energetiche? L’alta Irpinia è stata già mortificata dall’avventurismo di certa imprenditoria di rapina e nell’indifferenza generale, ma è il tempo di una presa di coscienza collettiva per un’area che merita un’attenzione diversa come chiedono anche la stragrande maggioranza degli amministratori locali.
Le immagini sono di Michele Frascione.
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