“Corte Europea su Terra dei Fuochi superata dai fatti”, Bonavitacola: fase nuova in corso

“L’Italia ha in corso, anche su impulso della Regione Campania, un’importante opera di bonifica della Terra dei Fuochi. La sentenza della Corte Europea arriva in ritardo di 12 anni. Nel frattempo sui rifiuti si è aperta una fase nuova” Così il Vicepresidente della Giunta Regionale, Fulvio Bonavitacola

A distanza di oltre 12 anni la Corte Europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per la situazione di rischio nella Terra dei fuochi dei suoi abitanti, in un comprensorio che unisce le periferie Nord di Napoli con quelle sud di Caserta. Si è accolto “il ricorso presentato nel 2013 da 41 abitanti della zona di Napoli Nord ed area casertana che lamentavano gravi danni alla salute per lo sversamento di rifiuti tossici in quel territorio”, ha ricordato attraverso una nota l’Assessore all’Ambiente e Vicepresidente della Giunta Regionale Fulvio Bonavitacola, che sulla vicenda è intervenuto per fare chiarezza. Da quella denuncia molto è cambiato, ha ricordato “Su impulso fondamentale della Regione Campania, l’Italia ha in corso in quei territori, una decisiva opera di bonifica della cosiddetta Terra dei Fuochi, dimostrata dagli importanti interventi di bonifica eseguiti presso i siti ex Resit, Masseria del Pozzo, Novambiente”. Bonavitacola ricorda soprattutto che il programma di risanamento durerà ancora anni “per l’alto numero di siti che furono contaminati in quel nefasto periodo”. Nel frattempo, però, sui rifiuti si è aperta una fase decisamente nuova, riconosciuta anche dalla Commissione europea che ha già ridotto di 1/3 la sanzione applicata da una diversa sentenza della Corte di giustizia intervenuta prima del 2015. “Grazie ai due nuovi impianti di Caivano e Giugliano, già operanti, e ai 12 impianti di compostaggio in corso di realizzazione si potrà cancellare definitivamente la sanzione entro la fine del corrente anno”, ha concluso il Vicepresidente Fulvio Bonavitacola.

I commenti sono chiusi.