IL CORSIVO – Onorare con i fatti la Giornata della Memoria

Cosa si può fare di nuovo, di genuino e di utile per onorare e non smarrire il senso del Giorno della Memoria che ricorre oggi?
Un’idea potrebbe essere di leggere e soprattutto riflettere sulle parole forti – rilanciare ieri – da Liliana Segre e da Noemi Di Segni.
La senatrice, anche alla luce di significativi eventi degli ultimi tempi, ha ragionevolmente percepito il rischio che la Shoah finisca pian piano nell’oblio della coscienza collettiva, fino a ridursi “ad una frase nei libri di storia”.
La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche, richiamando la strage di Hamas del 7 ottobre 2023, in un’intervista al Corriere della Sera rassegna una domanda angosciante: “Ciò che stiamo vivendo somiglia in qualche modo a ciò che accadeva alla vigilia della Shoah?”. “É un quesito – avverte Noemi Di Segni – al quale possono rispondere solo i pochi sopravvissuti ai campi di concentramento che, grazie a Dio, possono ancora testimoniare”.
E aggiunge: “La domanda nasce da un clima che spinge a considerare qualsiasi ebreo in quanto tale, quindi persino i bambini, colpevole di genocidio. Sono manifestazioni di odio molto precise, in un contesto in cui prevalgono i vuoti di cultura, e che provocano allarmi, incluso il pericolo per noi ebrei di girare liberamente. Ottant’anni dopo la fine della guerra e la liberazione dei campi di sterminio con il loro orrore bisogna interrogarsi sulle responsabilità dell’Italia e dell’Europa su cosa sia stato costruito e cosa invece rischiamo di perdere. Le contraddizioni sono tante… Penso al Papa che va ad abbracciare Edith Bruck e poi accusa Israele di crimini di guerra. Penso ad altri che applaudono Liliana Segre e fanno lo stesso. Parlare di Gaza usando le categorie della Shoah, di ciò che avveniva ad Auschwitz, significa distorcere la verità e la stessa Memoria. E per di più, ricorrere a slogan facili non aiuta il popolo palestinese né la situazione di Gaza, che merita pienamente tutta l’attenzione delle diplomazie mondiali perché si arrivi a una situazione di stabilità ed equilibrio”.
Ecco, nella Giornata di oggi (non solo di oggi) sarebbe cosa veramente buona e giusta stemperare odi e impeti ideologici e mettere al di sopra di tutto la Memoria. Senza la Memoria degli orrori nazisti, prima ancora della Pace, non si riconosce e tutela la dignità umana contro ogni forma di crimine.

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