IL CORSIVO – Elly Schlein e la sua foglia di… Fico
Raccontano che la segretaria del Pd abbia tirato un profondissimo sospiro di sollievo alla notizia che il Consiglio nazionale del M5S in versione Conte, recependo l’indicazione dell’Assemblea costituente, ha deliberato la possibilità del terzo mandato per i propri rappresentanti purché riguardi una istituzione diversa dalle due precedenti.
Elly Schlein avrebbe manifestato la liberazione da uno degli affanni elettorali che si porta dentro perché adesso può mantenere la promessa fatta al M5S un anno e mezzo fa quando, grazie ai voti esterni grillini, concordati a tavolino con Conte e Franceschini, riuscì a vincere le Primarie allargate ribaltando il risultato straordinario del voto “pulito” dei soli iscritti al Pd riportato da Bonaccini.
La promessa era che, per la coalizione del campo largo, la candidatura alla presidenza della Campania sarebbe andata al M5S, espressamente a Roberto Fico, dopo aver creato le condizioni di statuto che Conte aveva programmato e che ora di fatto ha realizzato.
Invero Schlein di sospiri di sollievo ne ha tirati due, uno più profondo dell’altro. Il primo è quello testé detto. Il secondo è la liberazione dall’imbarazzo di dover scegliere un candidato Pd, posto che a Verdi e Sinistra andrebbero bene tutti fuorché un dem. D’altra parte, il nome che nei giorni scorsi è cominciato ad emergere in area Pd è quello di Mario Casillo. Ossia, secondo le categorie politiche definite dalla Schlein dura e pura, un altro capobastone al pari di De Luca o poco più sotto, diciamo pure un cacicco, a giudicare dal potere politico che Casillo, a torto o a ragione, comunque si intesta.
Insomma, se tanto mi dà tanto, la leader Pd ha preso due piccioni con una fava, ed ha coperto il carniere – è il caso di dire – con una foglia di Fico. Poco importa, ad “Ella”, se alle regionali la sua coalizione farà fiasco. Per lei la svendita della Campania al centrodestra non rappresenta un problema: la priorità era e resta liberarsi di De Luca, il Pd e soprattutto gli interessi della Campania vengono dopo. Molto dopo.
È sulla strada giusta la segretaria dem per il raggiungimento dei suoi masochistici obiettivi, a meno che… A meno che qualche novità inattesa non arrivi dalla Consulta in aprile, ovvero quando deciderà sul terzo mandato. Od anche dopo l’eventuale bocciatura della legge regionale che consente il terzo mandato. In politica mai dire mai. Dunque nessuna sorpresa se avvenisse ciò che oggi appare inimmaginabile ai più. Nel caso accadesse, beh!, non basterebbe una sola foglia per coprire la vergogna di certe strategie politiche strampalate: servirebbe un intero albero di Fico.
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