Ospedali e case di comunità dell’Irpinia appaltati C’è anche l’ex Moscati di viale Italia

L’Asl di Avellino firma i contratti per oltre 23 milioni di euro in lavori e servizi, appaltati in 2 lotti separati per realizzare in Irpinia 3 ospedali di comunità e 9 case di comunità. Rientra nel programma finanziato da PNRR e fondi regionali di Coesione anche il primo progetto di recupero e riconversione dell’ex ospedale civile di viale Italia ad Avellino

Il programma edilizio della medicina territoriale in Irpinia è ormai appaltato e le progettazioni esecutive possono cominciare. Entro l’anno, tutti i cantieri previsti saranno aperti dall’Asl di Avellino, giunta alla firma di contratti per oltre 23 milioni di euro. I due lotti separati di lavori e servizi affidati dalla Soresa per conto dell’Azienda Sanitaria nel corso dell’estate scorsa, permetteranno di realizzare in Irpinia 3 ospedali di comunità ad Avellino, Monteforte Irpino e Moschiano – cui si aggiunge il quarto a Montella con iter separato – e 9 case di comunità ad Avellino, Fontanarosa, Lapio, Montecalvo Irpino, Bisaccia, Castel Baronia , Monteforte Irpino, Moschiano e Montoro. La decima è prevista a Lioni, sotto la responsabilità diretta dell’Asl. Rientra nel programma finanziato da PNRR Salute e dal contributo decisivo della Regione attraverso fondi di Coesione, anche il primo progetto finalizzato al recupero e alla riconversione dell’ex ospedale civile di viale Italia ad Avellino, lungo via Colombo. Si tratta di un antipasto importante, rispetto al piatto forte costituito dalla demolizione e parziale ristrutturazione di 12mila metriquadri dell’attuale sede dismessa dal Moscati nel 2010. Con 20 milioni di investimento finanziati dal Piano di Edilizia Ospedaliera in Campania, si realizzerebbe al nuova sede dell’Asl, per direzione strategica, distretto sanitario con reception, front office, laboratorio di analisi di alta specialità e ambulatori, uffici amministrativi, oltre al Centro di diagnostica per immagini di alta specialità per attività territoriali distrettuali e di screening oncologico. Anche in questo caso la progettazione è affidata alla Regione Campania, che seguirà anche l’appalto, nell’ambito di un procedimento che deve concludersi entro l’anno, al netto di un via libera atteso dal consiglio comunale di Avellino, dopo il contenzioso degli anni scorsi. Fin qui il dossier edizione della medicina territoriale, accanto al quale resta però irrisolto quello del funzionamento. Lo sblocco delle opere non basta però a dare soluzione al problema del personale che dovrà garantire i servizi all’utenza. Non si tratta di un problema di poco conto, se si considera la ricaduta positiva che questi presìdi avrebbero in termini di alleggerimento del carico ospedaliero, soprattutto sui pronto soccorso. Gli Ospedali della Comunità sono strutture sanitarie di ricovero breve, ideate per fornire assistenza a pazienti che richiedono cure a bassa intensità, con l’obiettivo di ridurre gli accessi nei pronto soccorso ospedalieri. Le Case della Comunità sono invece strutture polivalenti di assistenza primaria e specialistica, dove i cittadini potranno effettuare esami diagnostici, eseguire screening, ricevere vaccini e fare prelievi.

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