IL CORSIVO – Che delizia: spaghetti a vongole con farina di larve!

Attingiamo testualmente dal Corriere della Sera on line, sezione Economia, di ieri.
“Una buona notizia per tutte le start up e i giovani imprenditori che da qualche anno in Italia puntano sulla farina d’insetti. La Commissione europea, infatti, ha autorizzato l’immissione in commercio della polvere di larve intere di ‘Tenebrio molitor’, che è un coleottero appartenente alla famiglia dei Tenebrion. Lo conosciamo un po’ tutti perché si tratta della tarma gialla della farina che non di rado può fare la comparsa nelle nostre dispense. La polvere tratta da queste larve, trattata con raggi UV, è stata inserita nella lista Ue dei ‘nuovi alimenti’, ovvero quella categoria di ingredienti alimentari che negli ultimi tempi stanno comparendo sugli scaffali dei supermercati e sulle tavole di chi pensa che per aiutare un pianeta in sofferenza si debba passare anche da una industria alimentare sempre più sostenibile”.
Cosa dire se non “Evviva!”? Evviva sì! Perché – mentre Musk e Bezos gareggiano a chi conquista prima lo spazio per innovazioni tecnologiche destinate a “governare” il nostro Pianeta – la Commissione europea non trova meglio da fare che invitarci a tavola, magari, per un appetitoso piatto di spaghetti alla farina di larve.
Tuttavia, non si può sottacere l’aspetto positivo di questo geniale passo avanti della Commissione sul fronte della Scienza alimentare. Fino ad oggi, per eliminare le tarme dalle nostre dispense domestiche e dai nostri indumenti, ci è stato consigliato l’uso della cannella (il suo odore pungente fa scappare gli insetti lepidotteri) oppure le bucce secche di arance e cedro sistemate in sacchetti nelle zone infestate. D’ora in poi, grazie alla lungimiranza della Commissione Ue, le tarme le eliminiamo a monte, già bell’e sfarinate, per via naturale più diretta, attraverso il processo digestivo.

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