Concorsi flop per 23 medici all’Asl di Avellino mentre il Moscati stabilizza i precari
Mentre si moltiplicano in Campania gli investimenti tecnologici sulla sanità pubblica, in Irpinia il problema si conferma drammaticamente la carenza di personale soprattutto all’ASL di Avellino, dove nessuno si è candidato nei concorsi per 23 contratti a termine. Nel frattempo l’Azienda Ospedaliera Moscati apre i termini per stabilizzare i precari in forza al 31 dicembre 2024
regionale di edilizia ospedaliera stanno qualificando con tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e infrastrutture digitali una sanità pubblica messa a rischio drammaticamente dalla carenza di personale medico. Il problema oramai endemico su tutto il territorio nazionale, si acuisce in Irpinia, dove soprattutto l’ASL di Avellino non riesce a reclutare le risorse professionali ritenute necessarie per le sue strutture territoriali. Clamoroso il caso dei concorsi banditi senza esito a fine anno per 23 posti di medico con contratto a otto mesi in varie discipline, da chirurgia generale a ematologia e geriatria, da ginecologia a medicina d’urgenza e trasfusionale, a neurologia, neuropsichiatria infantile e oncologia. Il bando è stato riproposto, mentre sono in corso altre procedure di reclutamento per assunzioni a tempo indeterminato per un endocrinologo, ma anche per 10 infermieri, 9 operatori tecnici, tra gli altri. In questo scenario, l’Asl di Avellino è costretta a trattenere o richiamare in servizio personale in pensione con contratti a termine in base alle opportunità offerte dalle normative. Sull’altro fronte l’Azienda Ospedaliera Moscati affronta il problema della sanità italiana pubblica riaprendo i termini per stabilizzare i precari in forza al 31 dicembre 2024, capitalizzando così risorse professionali che ha contribuito
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