Cresce il mercato del lavoro in Irpinia: 7mila assunzioni previste nel primo trimestre dell’anno
Impennata della offerta di lavoro in Irpinia con il nuovo anno. Il nuovo rapporto di Unioncamere annuncia quasi 7mila assunzioni tra gennaio e marzo in provincia di Avellino, dove i nuovi contratti solo a gennaio saranno 2.590, soprattutto nel settore dei servizi. è l’impatto benefico del PNRR sull’economia territoriale
Gli investimenti pubblici straordinari realizzati in questi ultimi mesi, finanziati anche nelle Aree Interne e in Campania dal PNRR ma anche dai Fondi di Coesione, fanno da traino al mercato del lavoro, che gli ultimi dati danno in espansione. Lo dimostra l’impennata della offerta di contratti che Unioncamere registra anche in Irpinia con il nuovo anno. Il nuovo rapporto offerto dal “Bollettino mensile” del Sistema informativo “Excelsior”, realizzato in collaborazione con Anpal e con il supporto delle Camere di Commercio, annuncia quasi 7mila assunzioni in provincia di Avellino nel trimestre gennaio – marzo 2025. L’offerta di nuovi contratti solo nel mese di gennaio si attesta sui 2.590, soprattutto nel settore dei servizi, dove sono disponibili il 60% dei posti. È l’impatto benefico sull’economia territoriale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che produce occasioni di lavoro, ma chiede due cose in cambio. Le imprese investono grazie alla crescita indotta dal PNRR, ma non abbandonano la prudenza: puntano su rapporti di lavoro a tempo determinato, esigendo nel contempo competenze e conoscenze tecniche. Il clima di fiducia in questa congiuntura favorevole da parte delle aziende irpine è confermato dai numeri che offrono le stime e le previsioni forniti dalla stessa Unioncamere, contenuti in un recente rapporto sui fabbisogni occupazionali e professionali fino al 2027. Solo in Campania i posti di lavoro creati dagli investimenti europei connessi al PNRR valgono 284.600 posti di lavoro, pari al 7,5% del dato nazionale.Queste cifre impongono al management privato, oltre che a quello pubblico, una nuova sfida. Da qui al 2027 questa importante ripartenza del mercato del lavoro dovrà essere resa strutturale preparando il territorio alle richieste di competenze green e digitali che domineranno la domanda nei prossimi anni.
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