Terzo mandato in Campania: centrodestra ricorre al Tar

I consiglieri di opposizione hanno chiesto di invalidare la seduta del consiglio regionale dello scorso 5 novembre

Mentre il governo sta valutando il ricorso alla Consulta – sullo sfondo c’è la grana interna, Zaia in Veneto – il centrodestra campano gioca d’anticipo e impugna al Tar l’intera seduta del consiglio regionale – parliamo dello scorso 5 novembre – con la quale è stato dato l’ok sia al terzo mandato da governatore che alla nuova legge elettorale regionale “Alla base della nostra richiesta la palese violazione e la falsa applicazione della legge in materia di regolamento interno del Consiglio regionale della Campania, oltreché degli articoli 3 e 97 della Costituzione” – ricorso proposto dal capogruppo della Lega, Severino Nappi e condiviso da tutti i colleghi del centrodestra e qualcuno del gruppo misto: Rescigno, Tommasetti, Piccerillo, Piscitelli, Muscarà, Amente, Pisacane, Caldoro, Carpentieri, Petitto, Grimaldi e Francesco Cascone. E intanto il coordinatore regionale ed europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello avverte: Il governo impugnerà la legge ma la Corte Costituzionale difficilmente riuscirà a pronunciarsi prima delle elezioni regionali. Questo significa che Vincenzo De Luca sarà candidabile, con il rischio concreto che, a distanza di pochi mesi, gli eletti delle sue liste possano essere dichiarati decaduti”

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