Al Moscati di Avellino l’osservazione pediatrica breve per i casi di emergenza complessa
Il Moscati di Avellino istituisce l’area di osservazione breve intensiva fino a 36 ore per i bambini e gli adolescenti fino a 17 anni, che arrivano in ospedale con sintomatologie cliniche complesse. Presso il Pronto soccorso pediatrico nella cosiddetta OBI saranno allestiti posti letto per gestire l’emergenza-urgenza
Ci sono casi clinici complessi per i quali non è sufficiente fornire prestazioni di pronto soccorso ai bambini e gli adolescenti che arrivano in ospedale con sintomatologie acute o a bassa intensità ma ad rischio evolutivo. Occorre indagare i sintomi e risalire alle cause del malessere fisico, in alcuni casi non rilevabili subito, scongiurando complicazioni anche gravi. Per fornire le adeguate e tempestive cure i medici hanno la necessità di procedere con diagnostica e terapie che richiedono una breve degenza, per massimo 36 ore, in un contesto assistenziale attrezzato per delineare un quadro clinico esatto. Per garantire la massima efficienza del servizio sanitario in questi particolari casi riconducibili all’emergenza urgenza, dal 2019 sono disponibili linee guida ministeriali particolareggiate, che ad Avellino l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati ha recepito e si prepara a rendere operative. La Direzione Generale guidata da Renato Pizzuti istituisce presso il Pronto soccorso pediatrico la cosiddetta OBI, l’area di osservazione breve intensiva per i bambini e gli adolescenti da zero fino a 17 anni, che arrivano in ospedale con sintomatologie cliniche complesse. All’interno del Reparto di Pediatria posti letto dedicati sono previsti per l’osservazione in degenza – entro le 36 ore – durante la fase di emergenza e urgenza dei pazienti sotto i 18 anni. L’Azienda Moscati ha approvato la procedura per la presa in carico e il protocollo operativo.
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