Al Moscati di Avellino il nuovo protocollo ministeriale per la chirurgia programmata

Da oggi è attivo al Moscati di Avellino il nuovo Percorso del paziente chirurgico programmato, elaborato dal Ministero di concerto con le Regioni per uniformare gli ospedali italiani su tempi, modalità e regole della presa in carico, dalla terapia preparatoria alla dimissione

Dopo la cartella clinica elettronica e il piano nazionale del taglio alle liste d’attesa, da oggi entra in vigore ad Avellino un nuovo protocollo che mira a uniformare gli ospedali italiani su tempi, modalità e regole della presa in carico nel settore più delicato della sanità pubblica, la chirurgia programmata. Da oggi è attivo presso il Moscati di Avellino il nuovo Percorso del paziente chirurgico programmato, elaborato nei mesi scorsi dal Ministero, di concerto con le Regioni, con l’obiettivo di fornire al malato che deve essere operato in regime ambulatoriale, in ‘day e week surgery’, una iter multidisciplinare standardizzato, strutturato per fornire garanzie e certezze a chi ha necessità di un intervento chirurgico, dalla terapia preparatoria alla dimissione per il ritorno a casa o all’assistenza territoriale. La Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di Avellino ha adottato il regolamento, disponendone l’attuazione, a cominciare dalla tempistica, che impone al massimo un giorno di degenza preventiva. Una volta deciso e programmato, l’intervento chirurgico deve avvenire entro le 24 ore dal ricovero con esami preventivi fatti in regime ambulatoriale. La disponibilità in tempo reale dell’intera anamnesi del paziente, grazie alla informatizzazione dei dati clinici e l’approccio multidisciplinare in sede di diagnosi e cura, consentono di velocizzare il percorso, rendendolo più sicuro, sostengono le autorità ministeriali, che puntano a rendere quello medico ospedaliero sempre più un lavoro di squadra.

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