Emergenza idrica, presentato alla Regione Campania dall’Alto Calore il piano con i “rattoppi”
Il Presidente dell’Alto Calore Servizi ha presentato al tavolo tecnico della Regione Campania il piano per fermare l’emergenza in tre punti: subito i rattoppi delle reti per ridurre la dispersione, a regime i nuovi acquedotti per 150 milioni di euro, nel frattempo il riassetto aziendale con la nomina del direttore generale
Un piano in tre punti con azioni immediate, ma anche a lungo termine per vincere la battaglia durissima contro l’emergenza idrica in Irpinia. Lo ha presentato questa mattina a Napoli presso l’assessorato regionale all’Ambiente l’amministratore unico, l’avvocato Antonio Lenzi, intervenendo al tavolo tecnico operativo voluto dal Vice Presidente della Campania, Fulvio Bonavitacola. Il programma richiede in primo luogo le risorse per finanziare un programma di manutenzione da attuare subito, con i rattoppi necessari a puntellare le reti fatiscenti nei tratti che hanno ceduto, per ridurre la dispersione idrica e ripristinare la regolarità della distribuzione delle acqua a famiglie e imprese. Nel contempo, il piano comprende l’elenco dei lavori cantierabili per sostituire chilometri di tubature ormai non più riparabili con un acquedotto moderno anche dal punto di vista tecnologico, dotato di sensori per la rilevazione di perdite o danni. Si tratta di un anticipo rispetto al più corposo intervento da 400 milioni che dal 2022 la Provincia di Avellino ha depositato presso il Ministero delle Infrastrutture e che ora da Roma è stato girato alla Regione Campania. Qui si innesta il terzo punto del piano, il riassetto aziendale dell’Alto Calore, che passa attraverso la nomina di un direttore generale atteso entro la metà del mese di gennaio. Per il Vicepresidente Bonavitacola e per la Regione Campania si tratta del punto chiave che misura la credibilità di una società che nei prossimi anni sarà chiamata a gestire quasi un miliardo di investimenti.
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