Ariano, caso Gerardina. Depositata la relazione, ” Possibile esposizione ed intossicazione da fosfina”

Un avvelenamento da fosfina sembra essere la causa della morte di Gerardina Corsano. Si va verso l'archiviazione del caso. I familiari della donna avranno 20 giorni per presentare ricorso

Potrebbe essere stato un avvelenamento da fosfina la causa della morte di Gerardina Corsano, la 46 enne di Ariano Irpino  per la quale la magistratura di   Benevento sta indagando da più di un anno.  Il caso scoppiò come presunto avvelenamento da botulino poi subito smentito dalle analisi  di laboratorio. Tre gli indagati, il medico che trattò Gerardina Corsano  ed il marito Angelo Meninno, nei vari accessi al Pronto Soccorso , difesi dagli avvocati Giuseppe Romani ,Gerardo Giorgione e Giovanni Pratola  ed i titolari della pizzeria di Ariano, difesi dall’avvocato Guerino Gazzella, presso la quale i coniugi avevano consumato l’olio piccante finito nella lente degli inquirenti. Ne nacque un caso nazionale , un mistero che oggi , il deposito della perizia da parte dei consulenti, sembra trovare una spiegazione. La fosfina è una sostanza altamente tossica che viene utilizzata dalle aziende agricole per disinfestare i granai . Si avvalora l’ipotesi di  avvelenamento accidentale.  Una intossicazione che risultò fatale per la giovane donna e che il marito contrasse in forma più lieve. Il Pubblico Ministero potrebbe ora chiedere l’archiviazione  del fascicolo ed i familiari di Geradina Corsano avranno venti giorni  a disposizione per proporre un eventuale ricorso.

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