IL CORSIVO – CALENDA E SCHLEIN: CHI È PIÙ DI SINISTRA?
Stellantis tiene banco. Partita troppo ghiotta per non restare a tavola fino all’ammazza caffè.
Sicché, a tornare sull’argomento con toni decisamente duri, è stato ieri il leader di Azione, Carlo Calenda. Al quale va riconosciuto d’essere stato il primo a lanciare l’allarme sulle strane manovre del Gruppo automobilistico, arrivando a dire, mesi fa, che la copertura più solida a Stellantis la stava dando il segretario generale Cgil, Maurizio Landini. La sua spiegazione era la seguente: il quotidiano La Repubblica (editore Exor, ovvero John Elkann, ovvero il presidente di Stellantis), concede spazio e benevola attenzione a Landini, e il segretario della Cgil ha attenzione e toni morbidi verso Stellantis.
Ieri Calenda è tornato sul filone delle strane accondiscendenze nelle relazioni industriali sul caso del Gruppo automobilistico, ma stavolta ha alzato il tiro verso la leader del Pd, Elly Schlein. In buona sostanza ha avvicinato il suo comportamento a quello di Landini, pur senza più nominare la Cgil. “Assurdo – ha detto Calenda – che Schlein non dica una parola davanti allo scempio di un capitalismo predatorio e assistito che lascia gli operai per strada. E allora il mio appello alla Schlein è ‘dì qualcosa, dì qualcosa di sinistra, perché non c’è niente più di sinistra di questa battaglia. Se noi non siano in grado di parlare di questo, fregandocene di chi possiede i giornali, non possiamo essere in grado di dare rappresentanza alla parte che dobbiamo proteggere, che è quella delle persone più deboli. Quindi, cara Schlein, dì qualcosa”.
Sarà pure una coincidenza, ma fatto sta che dopo l’attacco del leader di Azione la segretaria dem oggi sarà alla fabbrica Stellantis di Pomigliano.
Tuttavia la replica del Pd a Calenda è arrivata già ieri attraverso il capogruppo alla commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto: “Il Pd diretto da Elly Schlein, in questo anno e mezzo, si è occupato di Stellantis tutti i giorni. E non sui giornali o sui social o nei convegni, ma nelle piazze e nelle istituzioni”.
Cosa dire? Due considerazioni ci stanno a pennello. La prima è che sarà pure vero, come afferma il deputato Scotto, che il Pd è stato sempre presente sulla questione Stellantis. È un fatto, tuttavia, che nessuno se ne sia accorto. Probabilmente la verità è nel mezzo: Pd presente, ma non nel modo critico appropriato alla gravità del problema.
La seconda. Calenda ha combattuto su Stellantis una battaglia giusta e per lungo tempo in solitudine. Tuttavia fa specie vederlo oggi sostanzialmente gareggiare con la Schlein a chi dice più cose di sinistra. In fin dei conti, provengono tutt’e due da ceti che possono essere definiti Aristocratici con un ridottissimo margine di errore. Mettiamola così: Aristocratici di Sinistra. E chi s’è visto s’è visto!
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