Alto Calore, primo progetto in cantiere dopo il salvataggio: il depuratore della Valle Caudina

L’Ente Idrico Campano ha finanziato e reso spendibili all’Alto Calore 8 milioni di euro per il depuratore comprensoriale della Valle Caudina a Rotondi. È il primo progetto cantierabile per l’Azienda idrica irpina, dopo il salvataggio accordato dal Tribunale di Avellino

Dopo aver ottenuto l’omologa dal tribunale di Avellino, l’Alto Calore è tornato ad essere abilitato a svolgere la funzione di soggetto attuatore degli investimenti per la riqualificazione degli acquedotti, ma non solo. Con l’affidamento del servizio idrico integrato da parte della Regione Campania ormai operativo su base quinquennale rinnovabile, l’Alto Calore deve provvedere anche alle infrastrutture per depurazione, fognature e collegamento nell’ambito ottimale che coincide quasi interamente con il territorio della provincia di Avellino. Per questo l’Ente Idrico Campano ha potuto ora finanziare e reso spendibili all’Alto Calore 8 milioni di euro per il nuovo depuratore comprensoriale della Valle Caudina a Rotondi, che sarà realizzato come ampliamento dell’esistente. L’impianto di depurazione comprensoriale di Rotondi sarà a servizio dei comuni di: Cervinara, Bonea, Rotondi, Montesarchio, San Martino Valle Caudina. È il primo progetto assegnato all’Azienda idrica irpina, che, a salvataggio acquisito, adesso può e deve accelerare sulla progettazione di opere cantierabili di concerto con i Comuni, tra i quali non figurano Calabritto e Senerchia, ricadenti nell’ambito salernitano, ma anche le gestioni in autonomia di Serino, Solofra, Avella, Baiano e Sperone.

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