Ariano, emergenza loculi .Senza tomba di famiglia tumulazioni a rischio
L’ennesima salma appoggiata per giorni nella sala mortuaria del cimitero ha riacceso la polemica . Le minoranze , "Criminalizzano il passato ma non hanno soluzioni". Il sindaco: "Stiamo provvedendo"
L’ultimo caso di un feretro rimasto per giorni nella sala mortuaria del cimitero di Ariano perché non c’era un loculo disponibile per la tumulazione è stato risolto ma ha riacceso la polemica sull’emergenza loculi . Il numero dei morti è superiore a quello delle nascite ( nel 2022 ad Ariano si sono contati 269 morti a fronte di 117 nascite) ma si continua a far finta di niente e a costruire abitazioni per la vita terrena anziché quella eterna. L’amministrazione comunale del sindaco Franza sta lavorando a soluzioni a breve e lungo termine con la realizzazione, in somma urgenza, di dieci loculi da utilizzare per tumulazioni giornaliere per chi non ha pensato da vivo al riposo eterno, in più sta procedendo alla revoca delle concessioni relative a loculi dati in godimento a titolo gratuito occupati da più di 35 anni e che saranno dunque presto liberati : i defunti, in assenza di manifestazioni di interesse da parte di familiari, saranno estumulati d’ufficio e trasferiti nell’ossario comune. Ma non solo. L’amministrazione Franza starebbe lavorando ad un progetto di ampliamento del cimitero con la realizzazione di un secondo lotto nell’ala nuova utilizzando fondi di compensazione Terna già disponibili . Le minoranze di centro destra hanno invece denunciato il forte ritardo con cui questa amministrazione, che poteva risolvere l’emergenza dando continuità al lavoro avviato dalla precedente amministrazione Gambacorta ,si starebbe occupando della questione la cui imminente soluzione sarebbe stata più volte annunciata negli scorsi anni senza esiti. Non si può amministrare un comune limitandosi vuotamente a criminalizzare il passato, si legge nel comunicato, men che mai su quegli argomenti in cui in passato si sono raggiunti risultati che al presente non si intravedono nemmeno lontanamente.
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