IL CORSIVO – Il sindaco di Milano e l’aeroporto “Berlusconi”
Dal Corriere della Sera on line di ieri.
“Il Tar della Lombardia ha bocciato l’istanza del Comune d Milano che chiedeva una sospensiva in via cautelare dell’intitolazione dell’Aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. La vicenda era finita al Tribunale amministrativo lo scorso settembre, quando il sindaco di Milano, Beppe Sala, aveva annunciato l’impugnazione della decisione del ministero delle Infrastrutture peraltro approvata dall’Enac”.
In buona sostanza, il Tar ha valutato corretto l’intero iter seguito dall’Enac, senza ravvisare alcun pregiudizio.
Ma al di là della giustizia amministrativa, riesce decisamente difficile comprendere tutto questo astio nei confronti di Berlusconi perfino post mortem. Al netto dei suoi umani difetti (chi non ne ha, scagli almeno un granello di sabbia invece della pietra), il Cavaliere è stato un imprenditore eccellente che ha creato decine e decine di migliaia di posti di lavoro stabili, ha rivoluzionato l’informazione televisiva, e anche da politico – solo i facinorosi possono non riconoscerlo – ha fatto non poche cose buone.
Nell’accanimento del sindaco di Milano, insomma, non è affatto difficile leggere un pregiudizio insopportabile. Forse la spiegazione d’un tale comportamento si potrebbe cercare sul lettino di Freud: Sala deve aver realizzato che mentre a Berlusconi hanno intitolato un aeroporto, a lui – da qui a cent’anni – non dedicheranno nemmeno una ”saletta” da biliardo.
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